Peloro per il Sociale: parla Andrea Celi

Quella che vogliamo lasciare è una importante impronta sociale, a prescindere da ogni risultato sportivo. Questa è la missione della Nuova Peloro, questa è la visione del dipartimento "Peloro per il Sociale".

Ne abbiamo parlato con uno dei Co-Responsabili, Andrea Celi.

Il calcio come strumento e palcoscenico ideale per promuovere e sensibilizzare su tematiche sociali fondamentali. La Nuova Peloro è impegnata su più fronti da questo punto di vista. Raccontaci il vostro impegno, da dove nasce e soprattutto quali sono gli obiettivi perseguiti!

La Nuova Peloro è impegnata da sempre su più fronti, non solo nel settore prettamente sportivo. La sezione Peloro per il Sociale è stata creata circa un anno fa a seguito della creazione della Carta dei Valori con l'obiettivo di "istituzionalizzare" tutte le attività sociali che da sempre ci hanno caratterizzato come Associazione. Nonostante i limiti posti dall'emergenza sanitaria, l'ultimo, è stato un anno ricco di impegno ed impegni in termini sociali. 

Grazie al supporto di tutti i ragazzi della Nuova Peloro, abbiamo stretto importanti partnership con Associazioni del territorio, Fondazioni di interesse nazionale ed internazionale, abbiamo collaborato con Inter Campus, abbiamo donato dei completi ad una squadra africana affinché potessero giocare tornei e partite con delle divise nuove e preso parte a importanti progetti nella lotta al razzismo. Una dimensione più ampia che però non ci ha impedito di impegnarci per la nostra città: abbiamo acquistato un defibrillatore che presto doneremo alla cittadinanza tutto collocandolo speriamo in una posizione più strategica possibile. Queste sono solo alcune delle iniziative sviluppate in quest'ultimo anno, tante sono state realizzate e tante ne concretizzeremo in futuro. Teniamo molto a questa nostra identità sociale e vogliamo continuare a crescere cercando di creare valore all'interno della comunità messinese.

L'impegno sociale è stato ribadito attraverso la creazione di un logo ad hoc. Questo testimonia ancor di più la vostra visione. Siete una Società che va oltre il risultato sportivo, cercando di fare gol anche fuori dal campo. In modo particolare partecipate a tante iniziative legate al contrasto di ogni forma di discriminazione. Pensi che il calcio possa essere uno degli strumenti utili per poter sensibilizzare le persone ed abbattere ogni pregiudizio?

È stato creato il logo proprio per trasmettere e comunicare questo impegno e rendere ancor più chiara la missione della Nuova Peloro, anche all' interno dell'Associazione. La visione sociale è orientata alla creazione se vogliamo di una ASD 2.0 che vada oltre il mero risultato sportivo. Siamo consapevoli che il responso del campo è sempre importante, ma quello fuori, l'impegno sociale ed il contributo che possiamo dare alla nostra comunità è ancor più importante.

L'espressione "Fare gol anche fuori dal campo" credo che rappresenti al meglio la nostra realtà. Il calcio per noi è strumento di comunicazione, responsabilità e sensibilizzazione. Siamo contro ogni forma di discriminazione, abbiamo partecipato a tanti eventi su tematiche di interesse sociale e continueremo a farlo. Il calcio, lo sport e l'associazionismo sono contesti essenziali attraverso i quali diffondere e condividere una continua idea di inclusione a prescindere da tutto.

Nella Carta dei Valori della Nuova Peloro avete specificato "L'obiettivo di diventare un punto di riferimento sportivo, umano e sociale per la nostra città". Dopo qualche anno, in questa prospettiva, a che punto pensi sia il vostro percorso?

È l'obiettivo principale dell'Associazione. Non si tratta di manie di grandezze o protagonismo, semplicemente non si può pensare ad un concetto di Associazione Sportiva moderna senza includere gli aspetti umani, educativi e sociali. Il nostro è un voler far conoscere a tutta la comunità il nostro credo, la nostra idea di Associazione Sportiva: secondo noi, non può esistere una Società, indipendentemente dal contesto e categoria, che non presti attenzione a determinate tematiche. Ribadisco che a tutti piace vincere e questo è parte del bello del calcio e dello sport, un qualcosa di essenziale. Solo che noi all'ambizione sportiva uniamo quella sociale.