CARTA DEI VALORI

La Nuova Peloro nasce dall'amore per il calcio di un gruppo di amici, con l'obiettivo comune di trasmettere i valori che stanno alla base di questo sport: aggregazione, condivisione, rispetto e passione (e non solo).

E' sulla base di questi valori che la nostra Associazione ha posto le sue solide fondamenta.

Ci correggiamo: aggregazione, condivisione, rispetto e passione non sono fini ma mezzi. I fini devono essere quelli che ci permettano di praticare calcio riscoprendo quella che è la sua essenza, che va oltre l'essere un semplice gioco: la sua natura sociale. E' da questa che noi vogliamo ripartire.

Da sempre abbiamo voluto trasmettere ai nostri associati il valore dell'etica sportiva, del gioco leale, del rispetto degli avversari, dell'importanza di stare e di fare gruppo, dell'importanza del singolo allenamento e di dover dare sempre il massimo. L'obiettivo non è mai stato vincere, ma giocare, nel suo significato più fanciullesco. Vivere il calcio, anche quello amatoriale, con responsabilità e passione. Siamo fermamente convinti che l'organizzazione faccia sempre la differenza.

L'obiettivo adesso è crescere: al di là di ogni risultato sportivo, l'A.S.D. Nuova Peloro si ripropone di creare una realtà sportiva che possa rappresentare al meglio la città di Messina e al tempo stesso diventare un punto di riferimento sportivo, sociale e aggregativo nel quale le persone possano rispecchiarsi e identificarsi.

AGGREGAZIONE: il calcio è uno sport di squadra. Il riconosciuto spirito di squadra è quello che si costruisce giorno dopo giorno. Lo spirito di squadra non nasce (solo) in campo ma nasce fuori. Nasce dalla condivisione dei momenti di convivialità: dalla focacciata a casa al panino dopo l'allenamento, dall'aperitivo post-partita al caffè della domenica mattina. E' così che si creano i legami che porteremo con noi per tutta la vita. Senza amicizia non c'è calcio e senza il calcio, quello vero, non c'è amicizia. Senza amicizia non si crea senso di appartenenza, fiducia nel compagno di squadra, coesione, sacrificio e la disponibilità del singolo di mettersi al servizio degli altri, rinunciando alla "gloria" personale per quella collettiva o del compagno di squadra. E' così che il calcio va vissuto: l'obiettivo sarà sempre quello di fare squadra. In campo come nella vita.

CONDIVISIONE: il calcio è creare legami. La condivisione con altre persone di esperienze di gruppo favorisce l'inserimento dei ragazzi, esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Si impara a stare con gli altri per condividere e contribuire a obiettivi comuni difficili. Anche Papa Francesco si è espresso su questo tema: "Lo sport insegna a condividere la vita con gli altri. Nello sport sperimentiamo la gioia di competere per raggiungere una meta insieme, partecipando a una squadra in cui il successo o la sconfitta si condivide e si supera: questo ci aiuta a respingere l'idea di conquistare un obiettivo centrandosi soltanto su sé stessi. Tutto ciò fa dello sport un catalizzatore di esperienze di comunità, di famiglia umana. I grandi risultati, nello sport come nella vita, li otteniamo insieme, in squadra!".

PASSIONE: il calcio è passione. La passione è tutto ciò che ci alimenta. Ognuno ha la propria attività lavorativa. Chi ha famiglia, chi la sveglia presto la mattina, eppure la sera ci si ritrova sempre allo stesso orario sempre allo stesso posto a condividere la propria passione. E' la passione a farci uscire di casa anche se piove, ad organizzare gli allenamenti, a preparare in maniera maniacale le partite, i tornei, gli eventi o qualunque altra attività in cui siamo chiamati in causa. La passione è quella che noi mettiamo quotidianamente anche senza scendere in campo ed è quella che chiediamo a chi decide di avvicinarsi alla nostra realtà. Non chiederemo mai che il calcio abbia la priorità ma chiederemo sempre serietà e passione in quello in cui noi crediamo.

RISPETTO: "Il rispetto nel calcio è tutto: significa accettare la sconfitta e complimentarsi con l'avversario se ha giocato meglio. Questo è il rispetto per me. Rispetta il tuo prossimo come te stesso. Questa è anche la base della democrazia". Così si è espresso Claudio Ranieri, noto allenatore italiano. Rispetto per i compagni, i mister, l'arbitro e gli avversari. Indossare il materiale tecnico fornito dalla società, rispettare gli orari degli appuntamenti, dare il massimo negli allenamenti, partecipazione e coinvolgimento negli eventi organizzati: tutti atteggiamenti, questi, che si identificano nel concetto di rispetto e che inserito in un contesto di gruppo come quello sportivo e del calcio in particolare gli conferiscono un ruolo di centralità per una crescita sana da un punto di vista mentale, psicologico e comportamentale.

Vogliamo, inoltre, ergerci come portavoce di un principio fondamentale: non ci sono "sport per femmine e sport per maschi" così come recita l'art. 3 della Carta dei Valori per lo Sport femminile del Comune di Bologna.

"Lo Sport è cultura. Lo Sport è veicolo sociale. Allo Sport debbono poter accedere in eguale maniera uomini e donne, ma innegabile è ancora l'esistenza di un divario che non rende paritarie le condizioni di accesso e di pratica dell'attività sportiva per donne e uomini. Le pari opportunità di pratica e sviluppo dello Sport e il suo pieno diritto di cittadinanza sono, anche per il grande valore simbolico, un parametro di civiltà e democrazia".

Lo sport deve essere veicolo per combattere i pregiudizi che nel XXI secolo ancora contaminano soprattutto la nostra società, contrastando qualsiasi tipo di discriminazione, prevaricazione, abuso, disagio e di violenza.

Allo stesso tempo non possiamo esimerci dal sottolineare e rimarcare l'importanza dello sport nell'integrazione.

Nelson Mandela scriveva: "Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di unire le persone come poche altre cose al mondo. Parla ai giovani in un linguaggio che capiscono. Lo sport può creare speranza, dove prima c'era solo disperazione. È più potente di qualunque governo nel rompere le barriere razziali. Lo sport ride in faccia ad ogni tipo di discriminazione".

Proprio grazie ai valori di fratellanza e solidarietà che animano lo sport, il mondo sportivo può svolgere un ruolo trainante nei processi di integrazione, approfondimento culturale, scambio e confronto tra mondi e culture diverse, contribuendo in modo efficace a diffondere la cultura del rispetto e della convivenza tra persone diverse.

Riprendendo quanto scritto dai nostri amici di Community Soccer Report (https://www.communitysoccerreport.it/):"Crediamo nella natura più intrinseca del calcio, quella sociale. Crediamo nel calcio come mezzo più che come fine. Come soluzione, non come problema. Come opportunità. Crediamo nel calcio come più di un semplice gioco.

Crediamo quindi che questo lo porti a potersi assumere delle responsabilità, candidandosi a volano sociale e di sviluppo. Per sé stesso e la sua competitività, facendo della sostenibilità e del rapporto con le comunità il cuore pulsante del suo agire. Ma responsabilità anche nei confronti degli altri, come fenomeno capace di avere un impatto positivo, di ispirare, coinvolgere, educare.

Per questo crediamo che l'agire responsabile debba essere raccontato, condiviso e reso accessibile il più possibile. E noi vogliamo dare il nostro contributo."

Che possano loro, le loro iniziative e le storie da loro raccontate, essere di ispirazione e modello per noi e per chiunque decida di avvicinarsi alla nostra Associazione.